Quando si vive in un condominio, è normale avere dubbi inerenti la suddivisione delle spese sui beni comuni dell’edificio. Un buono ed efficiente amministratore di condominio a Roma deve sempre essere pronto a rispondere alle più varie domande come, ad esempio: “Come vengono suddivise le spese di riparazione e sostituzione del citofono condominiale?” . Condominio Chiaro, esperto in questo settore da moltissimo tempo, è sempre pronto a dissolvere ogni dubbio con semplici chiarimenti. Nell’articolo che segue, infatti, tratteremo la ripartizione delle spese relative ad interventi sul citofono condominiale così da fare chiarezza anche su questo dubbio.

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Cosa prevede il Codice Civile per quanto riguarda il citofono condominiale

Il citofono condominiale è un elemento fondamentale di un condominio: in caso di guasto, se ne avverte subito la mancanza.

La ripartizione delle spese volte a riparare o sostituire il citofono condominiale fa riferimento a diversi articoli del Codice Civile ed anche ad alcune sentenze.

Secondo il Codice Civile, il citofono condominiale può essere considerato “parte in comune di un edificio” e, pertanto, prevede la seguente ripartizione delle spese:

  • ogni condomino partecipa in proporzione ai millesimi che possiede

Dunque, salvo diverse decisioni interne, anche per quanto concerne il citofono condominiale le spese devono essere suddivise in base alle tabelle millesimali.

Art 117 del c.c.: alcune precisazioni

E’ bene precisare che: l’art. 1117 del c.c. non elenca espressamente l’impianto citofonico tra beni da ritenere “comuni” in un condominio.

Tuttavia quest’articolo, secondo diverse sentenze, è stato dichiarato solo esemplificativo e non esaustivo di tutti le parti che possono essere considerate tali.

Pertanto, è sufficiente che un bene sia utilizzato da tutti i condomini e sia di beneficio all’intera unità immobiliare, per essere considerato “bene comune”.

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Cosa dice il Regolamento condominiale

Per avere la conferma su come gestire la spesa di sostituzione o riparazione del citofono condominiale, tuttavia, è molto importante leggere il regolamento del condominio. In esso, infatti, potrebbero essere presenti delle specifiche e diverse disposizioni per quanto riguarda le spese da sostenere.

Non sono insoliti i casi in cui, nel regolamento viene stabilito che ogni condomino disponga della propria pulsantiera, connessa all’abitazione. In questo caso, il citofono è di possesso dell’unità immobiliare ma in caso di rottura o guasto, ognuno deve provvedere alle proprie spese.

Se il danno, invece, è dovuto a negligenza di un singolo soggetto (e questo è un fatto accertabile) la responsabilità ricade, ovviamente, su quella persona. E nel caso in cui non sia possibile comprendere di chi sia la colpa, il danno deve essere considerato come atto vandalico, caso fortuito o rottura per vetustà e le spese devono essere suddivise tra tutti.

Citofono condominiale: chi paga quando si è in affitto

Il regolamento condominiale prevede, di norma, che le spese per la sostituzione o la riparazione del citofono ricadano sul proprietario del singolo appartamento.

Se l’appartamento è affittato, al locatario spettano solamente le spese ordinarie, salvo diversa pattuizione nel contratto.
L’affittuario, dunque, dovrà pagare le spese legate all’uso e consumo quotidiano del citofono mentre, se questo si danneggia perché usurato nel tempo, la spesa straordinaria sarà a carico del proprietario.