La pandemia riferita al Covid-19 ha stravolto il modus operandi di moltissimi settori, da quello degli uffici, pubblici e privati, alla scuola, passando per le attività dei servizi in genere. Al punto che il legislatore, in armonia con le specifiche direttive UE e con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si è dovuto adeguare alla situazione reale emanando nuove disposizioni o modificandole, come avvenuto, nello specifico, per le assemblee di condominio. Nell’articolo che segue, vi illustreremo nel dettaglio cosa è stato modificato e stabilito per quanto riguarda il distanziamento sociale in condominio e le assemblee condominiali, ricordandovi che, se l’edificio in cui abitate necessiti di un nuovo amministratore di condominio a Roma, il nostro studio Condominio Chiaro è a vostra piena disposizione. Affidabilità, competenza, trasparenza e grande professionalità accompagna ogni nostro mandato e ci contraddistingue in una città grande come Roma.

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Cosa è cambiato per le assemblee condominiali?

L’art. 5/bis del Decreto Legge n. 125/2020 del 7 ottobre 2020 implica la modifica del sesto comma dell’art. 66 Disp. Att. C.c. che ora recita:

“Anche ove non espressamente previsto dal regolamento condominiale, previo consenso – ante riunione – della maggioranza dei condomini, la partecipazione all’assemblea può avvenire in modalità di videoconferenza. In tal caso, il verbale, redatto dal segretario e sottoscritto dal presidente, è trasmesso all’amministratore e a tutti i condomini con le medesime formalità previste per la convocazione.”

Art. 66 Disp. Att. C.c.

L’importanza del distanziamento sociale in condominio

Il distanziamento sociale è, come ben noto, uno dei fattori più importanti, se non quello principale, che può contrastare e attenuare i rischi di contagio.

Stabilire le assemblee condominiali in modalità di videoconferenza è dunque una decisione presa per salvaguardare tutti i condomini e limitare il diffondersi del virus.

E’ da aggiungere, inoltre, che attività a distanza come questa, sempreché decise dalla maggioranza dei condomini, possono comportare diversi vantaggi come, ad esempio:

  • sono in grado di permettere una più ampia partecipazione degli aventi diritto (ad es. proprietari fuori sede o locatari temporaneamente fuori sede)
  • uno snellimento delle procedure burocratiche, in quanto, per deliberare e dare corso ai lavori dell’assemblea in modalità online non è più necessaria l’unanimità, bensì la maggioranza dei titolari dei diritti
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Tele assemblee anche dopo la pandemia

Naturalmente, così come avvenuto per la scuola o per altre attività in questo particolare periodo, non tutti sono d’accordo su tali modalità, ma sia la situazione contingente che una più marcata diffusione degli strumenti tecnologici utili a tale scopo (pc, tablet, ecc.) stanno dando luogo, di fatto, a rituali riunioni in rete e si suppone che anche dopo il periodo di emergenza si continuerà con queste modalità.

Peraltro, sono sempre più numerosi i regolamenti condominiali modificati nel testo e nella sostanza al fine di inserire la tele assemblea, adattandoli alla contingenza del periodo che stiamo vivendo.

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Validità e modalità di convocazione della tele assemblea

Riguardo alla validità giuridica degli atti, è utile precisare che l’avviso di convocazione, sempre a cura dell’amministratore (di norma con una “pec”), deve ben evidenziare:

  • la piattaforma sulla quale è prevista la riunione
  • la data
  • l’orario

Il pertinente verbale, predisposto dal condomino facente funzione di segretario e firmato dal presidente dell’assemblea, viene inviato a tutti gli aventi diritto, presenti e non presenti, come previsto dal citato art. 6 dell’art. 66 Disp. Att. C.c., con le stesse modalità utilizzate per la convocazione.

Tuttavia, rimane sempre necessaria la vigilanza dei partecipanti per evitare vizi formali che potrebbero manifestarsi e che potrebbero, addirittura, rendere nulle le delibere e le conseguenti decisioni oggettive adottate.

L’argomento, in un primo tempo non considerato adeguatamente nel corpo delle più ampie disposizioni urgenti legate alla fase di emergenza, molto probabilmente sarà oggetto di ulteriori modifiche e potrebbe essere raccordato con le normative oggi esistenti nell’ambito del Paesi della Comunità Europea.