Il fondo cassa condominiale può essere facilmente definito come “fondo per ogni emergenza“. La gestione dei soldi e delle spese comuni all’interno di un condominio è senza dubbio la questione più delicata e complessa da affrontare per i condòmini. Questi ultimi, molto spesso si ritrovano a dover versare somme di denaro per far fronte a lavori di ristrutturazione, manutenzione o riparazione senza conoscere bene il meccanismo che vi è dietro al fondo condominiale. Per questo motivo, abbiamo pensato di dedicare un articolo proprio a questo specifico argomento. E se il vostro condominio necessita di qualsiasi altro chiarimento o è alla ricerca di un nuovo amministratore di condominio a Roma non esitate a contattare Condominio Chiaro: siamo esperti, professionali e specializzati nella gestione dei condomini nella Capitale.

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Cos’è un fondo cassa condominiale

Il fondo condominiale può essere definito uno strumento mediante il quale il condominio si propone di raccogliere una certa somma di denaro per finanziare un dato progetto: la particolarità del fondo in questione è la presenza di un vincolo, che non permette di usare i fondi in questione per scopi diversi da quello prefissato.

A tal proposito, è utile ricordare che lo stesso fondo è uno strumento volto a tutelare i condòmini da eventuali indebitamenti, morosità o inadempimenti dell’amministratore condominiale, ed è per tanto regolato dall’articolo 1135 del Codice Civile.

Il fondo condominiale ha le seguenti caratteristiche:

  • Deve essere suddiviso tra tutti i condòmini
  • Deve essere indicato annualmente nello stato patrimoniale e riconfermato (in caso ridistribuito)
  • Deve essere regolato (aumentato o diminuito) a seconda delle necessità se viene inserito nel preventivo

Come funziona in un condominio il fondo cassa

Il fondo cassa condominiale, come detto in precedenza, è regolato dal Codice Civile, che ne sancisce l’obbligatorietà in caso di opere di innovazioni o manutenzioni.

Per un condominio, il fondo cassa obbligatorio costituisce una doppia garanzia, che protegge da una parte i condòmini più onesti da quelli debitori, e dall’altra permette di conferire una garanzia legale ad imprese terze, che possono così realizzare un’opera o un servizio senza temere un’insufficienza di fondi al momento del pagamento.

Una volta estinto il pagamento del servizio o dell’opera, ed in caso di una somma avanzata, i condòmini possono procedere in due modi:

  • dedicare la somma in eccesso per la realizzazione di opere future
  • procedere alla ridistribuzione dell’eccedenza

In virtù della sua notevole variabilità, il fondo cassa dovrà essere sempre rendicontato nel resoconto annuale delle spese del condominio, in modo tale da garantirne una corretta ed aggiornata verifica.

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A chi spetta la gestione del fondo

In un condominio il fondo cassa viene istituito dalla stessa assemblea dei condòmini: sarà compito dell’amministratore condominiale quello di attenersi in modo meticoloso al vincolo posto ai fondi versati.

In qualsiasi caso (compresi i casi di manutenzione urgente o straordinaria), l’amministratore dovrà consultarsi e rendere conto all’assemblea condominiale prima di procedere all’utilizzo dei fondi comuni.

La destinazione di un fondo condominiale richiede la maggioranza da parte dell’assemblea, che varia in relazione alla tipologia di intervento da dover eseguire: in caso di opere ordinarie sarà sufficiente la maggioranza degli intervenuti, mentre per gli interventi di natura straordinaria verrà richiesta la maggioranza dei partecipanti totali dell’assemblea.