Molti condomini sono così facili da gestire che non necessitano di alcun amministratore. In tali casi, una figura del genere viene considerata superflua e troppo onerosa quando si vogliono limitare le spese. Dando un’occhiata alla gestione condominiale, quali sono gli obblighi fiscali che vanno rispettati in un condominio non seguito da alcun amministratore? Scoprilo insieme a Condominio Chiaro nell’articolo che segue. Ti mostreremo la fattibilità di gestione di un condominio senza amministratore ma ti spiegheremo anche come, la nomina di un amministratore di condominio a Roma può rivelarsi la scelta migliore da fare, in ogni caso.

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Quando è obbligatorio un amministratore condominiale e perché è così importante

Un amministratore condominiale si rivela come una figura professionale obbligatoria quando un edificio è formato da almeno nove proprietari. In caso contrario, è possibile farne a meno.

In linea di massima, la scelta di non assumerlo è dovuta a puri fattori economici anche se, in un piccolo condominio, la spesa potrebbe essere abbastanza contenuta.

In ogni caso, è doveroso precisare che una gestione senza amministratore prevede comunque delle difficoltà da gestire e degli obblighi fiscali a cui dover far fronte.

Cosa può succedere se manca l’amministratore

Una gestione condominiale priva di amministratore necessita comunque della nomina di un referente che rappresenti l’intero palazzo.

Nella vita di un codominio, infatti, è solito il verificarsi di situazioni che necessitano massima attenzione. Pensiamo, ad esempio, ad un condominio alle prese con dei lavori straordinari di ristrutturazione che riguardino tutti i proprietari.
In situazioni così rilevanti, il rischio di andare incontro a situazioni fiscali poco piacevoli è una realtà abbastanza concreta e bisogna essere in grado di tenere la situazione sotto controllo.

Gli obblighi fiscali che un condominio senza amministratore deve assolvere

Anche un condominio senza amministratore deve prestare attenzione e adempiere ad una serie di obblighi fiscali.

Dopo aver organizzato un regolamento condominiale, obbligatorio nelle situazioni con almeno undici proprietari, bisogna sottostare a vari adempimenti fiscali. Ecco quali sono i più importanti:

  • possesso e fornitura di un codice fiscale
  • versamento delle ritenute d’acconto in caso di collaboratori
  • presentazione del modello 770 per la dichiarazione dei redditi

In maniera periodica, è dunque necessario organizzare un’assemblea di condominio. In essa è essenziale decidere, stabilire e deliberare alcune questioni ordinarie e straordinarie che interessano l’intero edificio.

Chi rappresenta l’edificio, inoltre, deve mandare una lettera raccomandata per segnalare la prima assemblea. In essa, egli deve precisare l’ordine del giorno e nominare:

  • il presidente
  • il segretario
  • un verbale
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Eventuali sanzioni e detrazioni fiscali

Quando questi obblighi non vengono rispettati, si va incontro a sanzioni economiche di varia entità.
Ad esempio, se non viene citato alcun codice fiscale, la multa è compresa tra i 100 e i 200 euro.

Il codice fiscale, inoltre, è necessario per accedere ad eventuali detrazioni fiscali previsti su determinati interventi.

In conclusione

In conclusione, gestire un condominio senza amministratore è del tutto fattibile. E’ sufficiente osservare e adempiere, nella giusta tempistica, tutti quegli obblighi fiscali previsti dalla legge.

Tuttavia, gestire un condominio senza amministratore, richiede un notevole impegno e non poche capacità organizzative per chi rivestire il ruolo di rappresentante.
Proprio per questo motivo, è sempre consigliato nominare un amministratore di condominio esterno che abbia esperienza nel settore e sappia muoversi con professionalità e disinvoltura.

Riponi la tua fiducia in Condominio Chiaro: gestiamo l’amministrazione condominiale a Roma in maniera impeccabile. Affidarsi ai nostri servizi, significa beneficiare di una amministrazione perfetta, affidabile e trasparente.