Nell’immaginario comune, c’è un modo ben preciso in cui sbattere i tappeti: in balcone o sul davanzale di una finestra usando un battipanni di vimini. Quello a cui spesso non si pensa, però, è che la polvere che viene scrollata via dall’alto, per quanto leggera, andrà a finire inevitabilmente verso il basso andando a depositarsi, per ipotesi, sui panni stesi del condomino che abita al piano inferiore. Inoltre, si corre sempre il rischio che, lo stesso tappeto possa cadere e far del male a chi si ritrovi disgraziatamente nella sua traiettoria. Tutto questo può provocare disturbi e malumori, minacciando il quieto vivere tra condomini. Cosa dice la legge o il regolamento condominiale a tal riguardo? E’ lecito sbattere i tappeti dal balcone, oppure, è vietato? Noi di Condominiochiaro, esperti nella amministrazione condominiale a Roma, vogliamo fornirvi delle delucidazioni in merito.

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Cosa ci dice la legge

Sbattere i tappeti dal proprio balcone spesso crea un notevole disturbo per gli abitanti dei piani sottostanti. Piccole cose possono facilmente ingigantirsi e semplici disattenzioni possono creare vere e proprie tensioni, inquinando il lieto vivere in condominio.

A testimoniare il fatto che questi gesti possono provocare contenziosi, vi è la presenza di ben due articoli del codice penale dedicati a questa problematica:

  • l’art. 674: “Getto pericoloso di cose”
  • l’art. 639: “Deturpamento e imbrattamento di cose altrui”

La materia non va dunque sottovalutata: il getto pericoloso di cose in condominio potrebbe costituire reato. Ciò si verifica quando esso offenda, molesti o imbratti il prossimo, nella fattispecie il balcone del vicino.

Soluzioni previste: il semplice principio di reciprocità

Di base, il semplice rendersi conto del potenziale danno e disturbo che il getto pericoloso di cose in condominio potrebbe provocare, può aiutare ad evitare situazioni spiacevoli e fastidiosi litigi.

Prima di tutto, dunque, occorre usare un po’ di buon senso e mettersi nei panni dell’inquilino del piano inferiore: si può controllare se questi ha fuori i panni ad asciugare, le finestre aperte o qualcosa in balcone che potrebbe essere imbrattato dalla nuvola di polvere che provocheremmo sbattendo il tappeto. Insomma, vale sempre il principio di reciprocità consistente nel: “non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te”.

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Consultate sempre il regolamento condominiale

Dato che si tratta di un tema delicato, bisogna cercare anche delle regole di condotta che legittimino il nostro comportamento.

Possiamo, ad esempio, controllare se il regolamento di condominio ha posto attenzione alla pratica di sbattere i tappeti, se sono indicati orari, oppure, luoghi precisi in cui farlo.

Va considerato infatti che, colpendo con forza il tappeto, oltre alla polvere produciamo anche un rumore fastidioso: è consigliabile, quindi, per non disturbare la quiete pubblica, non compiere questa operazione nelle fasce orarie in cui va rispettato il silenzio. In genere, gli “orari del silenzio” previsti nella maggior parte dei condomini sono:

  • dalle 21:00 alle 8:00
  • dalle 13.00 alle 16:00

In assenza di norme precise, si potrebbe comunque richiedere all’amministratore di intervenire direttamente o di indire un’assemblea condominiale per definire una volta per tutte la questione del getto pericoloso di cose in condominio.