Condominio e personalità giuridica sono due realtà che ancora oggi sono oggetto di analisi e discussioni della giurisprudenza. Basta considerare le diverse sentenze della Corte di Cassazione intervenute a cercare di porre chiarezza. Da dove nascono le differenti visioni sulla natura giuridica del condominio? Cos’è un condominio? Il nostro studio, esperto nell’amministrazione di condomini a Roma, vuole farne chiarezza attraverso questo articolo: è sempre un bene, infatti, avere maggiori informazioni su argomenti “non chiari” e che coinvolgono più abitanti di uno stesso edificio.

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Perché si parla di natura giuridica del condominio

Quale è la natura giuridica del condominio? Se si analizzano i singoli aspetti che lo compongono si troveranno alcuni elementi che spingono verso un concetto di autonomia gestionale e che potrebbero indurre a considerare il condominio come un soggetto distinto dai condomini e, pertanto, dotato di una sua completa personalità giuridica.

Ecco, di seguito elencati, gli elementi presi in considerazione.

Individualità fiscale

Dal 1° gennaio 2018 lo Stato Italiano considera il condominio come un soggetto fiscale in quanto sostituto d’imposta.

Amministratore

La gestione è affidata ad una figura presente in enti che hanno personalità giuridica come, appunto, l’amministratore, il quale agisce in nome e per conto dei condomini.

Assemblea condominiale

Altro organo che caratterizza soggetti con personalità giuridica.

Autonomia giuridica

Il condomino può intervenire in maniera autonoma, sottoscrivendo contratti e assumendo degli obblighi.
Inoltre, può essere anche titolare di una serie di diritti riguardanti i singoli interessi dei condomini.

Autonomia patrimoniale

La gestione del condominio è indipendente da quella patrimoniale dei singoli proprietari e, inoltre, vi è un obbligo da parte dell’amministratore di creare un fondo comune per le attività di ordinaria e straordinaria amministrazione.

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La normativa di legge e le sentenze della Corte di Cassazione

I fattori indicati, hanno portato alcuni giuristi a considerare la possibilità di definire la natura giuridica del condominio come ben distinta, considerandolo quindi un ente di gestione collettivo che opera secondo una propria individualità in modo indipendente dai condomini.

Dall’altro lato, altri studiosi di diritto lo considerano solo come un ente che deve gestire gli spazi comuni e non intervenire sull’ambito patrimoniale.

A questo punto potrebbe sorgere una domanda su quale possa essere la giusta definizione di condominio e la sua vera natura giuridica. Scopriamo insieme la risposta.

Cosa dice la legge

La legge di riferimento è la 220/2012, che ha posto in essere la riforma del condominio a cui si devono aggiungere la sentenza della Corte di Cassazione n° 2363/2012 e quelle successive.

Ma cos’è quindi un condominio? In base alla Suprema Corte, è considerato un ente di gestione, sfornito di personalità giuridica e senza autonomia patrimoniale. Però, in quanto ente, potrà agire come soggetto al fine di tutelare gli interessi dei condomini e gestire le parti comuni nell’interesse di tutti.

In conclusione, quindi, anche se il condominio svolge delle attività in maniera autonoma, è una realtà che non può essere distinta dalle figure dei singoli condomini: ciò significa che un proprietario potrà agire come soggetto giuridico, sia in nome del condominio, sia sostituendosi ad esso.