Quando si deve comprare casa o si vende un appartamento una delle questioni maggiormente controverse è legata al pagamento delle spese del condominio, soprattutto se vengono effettuati dei lavori straordinari in condominio. Ecco perché, per evitare che possano insorgere problemi tra acquirente e venditore durante la compravendita di un immobile, è bene avere le idee chiare su come devono essere ripartite e spese per i lavori straordinari in condominio.

Infatti, la suddivisione degli oneri relativi ai lavori condominiali straordinari tra il nuovo e il vecchio proprietario dell’unità immobiliare segue regole diverse, se si tratta delle quote o delle spese per i lavori manutenzione straordinaria. Leggete l’articolo che segue per saperne di più e, non esitate a contattare Condominio Chiaro se necessitate di un esperto e professionale amministratore di condominio a Roma per la gestione del vostro condominio. Richiedete una Consulenza Gratuita: un nostro esperto vi fornirà massima accoglienza e disponibilità per ogni vostra esigenza.

lavori-straordinari-in-condominio

Lavori straordinari in condominio: come vengono ripartite le spese

Per quanto riguarda la divisione dei pagamenti delle quote condominiali, queste vanno divise tra venditore e acquirente che sono obbligati in solido al pagamento sia dei contributi relativi all’anno precedente, sia a quelli per l’anno in corso, se non diversamente concordato tra le parti.

Per quanto riguarda, invece, la suddivisione degli importi per i lavori di manutenzione condominiale, bisogna ben distinguere se si tratta di:

  • interventi di manutenzione ordinaria
  • lavori di manutenzione straordinaria

Inoltre, per definire quanto spetta pagare all’acquirente o al venditore bisogna considerare anche il momento in cui è stata deliberata l’esecuzione dei relativi lavori.

Manutenzione ordinaria in condominio

Per quanto riguarda la divisione dei pagamenti per gli interventi di manutenzione ordinaria, come quelli inerenti alla conservazione delle parti comuni dell’edificio, oppure, riparazioni effettuati per prevenire il deterioramento, l’onere inizia nel momento in cui vengono realizzate le opere e grava su chi ricopre il ruolo di condomino. 

Questo vuol dire che, se l’atto di compravendita viene sottoscritto tra le parti prima dell’esecuzione dei lavori, allora sarà l’acquirente a pagare gli interventi di manutenzione ordinaria perché diventerà a tutti gli effetti il nuovo proprietario e condomino. 

lavori-straordinari-condominiali

Lavori manutenzione straordinaria condominio: chi paga e cosa dice la legge

Quando, invece, si tratta di lavori condominiali straordinari quali, ad esempio, interventi di innovazioni, la deliberazione dell’assemblea che ne stabilisce quantità, qualità e costi diventa il momento determinante per individuare colui che dovrà sostenere le spese.

Quindi, a differenza dei lavori di ordinaria amministrazione, quando si parla di lavori straordinari condominiali non si considera il momento in cui i lavori sono effettivamente realizzati. 

Se la compravendita, dunque, è sottoscritta dopo l’approvazione della delibera di esecuzione degli interventi edili, sarà il venditore a dover pagare le spese per i lavori straordinari in condominio, anche se questi vengono effettuati in una data successiva a quella del rogito.

Se, invece, l’acquirente si è fatto erroneamente carico delle spese sostenute per la manutenzione straordinaria in condominio, può comunque rivalersi nei confronti del venditore secondo il principio di solidarietà passiva (l’articolo 63 del Codice civile).
A maggior tutela, comunque, è possibile far inserire nel contratto di compravendita una clausola specifica, in cui si stabilisce che tutte le spese relative ai lavori straordinari deliberati prima del rogito sono a carico dell’acquirente.