La gestione dei parcheggi condominiali è una delle questioni giuridiche più dibattute degli ultimi decenni, a partire almeno dalla metà degli anni ’60. L’annoso dibattito ha condotto a diverse sentenze della Corte di Cassazione, al fine di dirimere le ipotesi più frequenti. Se nel vostro condominio vi sono controversie in atto e necessitate di regolamentare questa parte comune, come l’intero complesso edilizio, non esitate a rivolgervi a Condominio Chiaro. La nostra esperienza e professionalità ci ha reso punto di riferimento nella gestione dei condomini: un nostro affidabile ed esperto amministratore di condominio a Roma prenderà tempestivamente in carico il mandato. Nel frattempo, vi mostreremo come viene regolamentato e deve essere gestito il parcheggio condominiale.

parcheggio-condominiale-regole

Le disposizioni del Codice civile

Il Codice civile non detta delle norme apposite che regolino in maniera chiara la questione dei posti auto condominiali.

Quel che è certo è che, come stabilito dal comma 2 dell’art 1117 c.c., le “aree destinate a parcheggio” rientrano esplicitamente nelle parti comuni del condominio.

Dunque, si tratta di spazi su cui ciascun condomino vanta la comproprietà. Per tale ragione, è necessario fare riferimento, in via analogica, alle disposizioni in materia di condominio.

A tal proposito, l’art. 1102 c.c., applicato alla fattispecie del parcheggio auto condominiale, prevede che:

  • l’utilizzo del parcheggio non impedisca agli altri condomini di farne uso. Così, ad esempio, è vietato posteggiare senza rispettare le linee di demarcazione o lasciare la propria autovettura in una posizione tale da complicare o impedire l’accesso o l’uscita dal parcheggio;
  • non è possibile alterare la destinazione d’uso. È dunque vietato, ad esempio, sfruttare il parcheggio come deposito per un’auto abbandonata o danneggiata

Il ruolo del regolamento di condominio

Il regolamento di condominio interviene per colmare le lacune normative del Codice civile.

Attraverso tale strumento, sono gli stessi condomini a determinare le regole da seguire per il parcheggio, tramite le deliberazioni dell’assemblea condominiale.

È importante sottolineare come la legge 1150/1943 stabilisca che, ogni dieci metri cubi della struttura abitativa, vi sia almeno un metro quadro di parcheggio. In questo modo, il posto auto condominiale potrà essere assegnato ai residenti aventi diritto.

Ma cosa accade se non vi sono posti a sufficienza per tutti?
In questa circostanza, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’assemblea si occuperà di stabilire dei turni, attraverso il regolamento di condominio.
La giurisprudenza ha sottolineato la legittimità delle turnazioni, che consentono a ciascun condomino il massimo godimento possibile del parcheggio, nei limiti delle circostanze e nel rispetto dell’uniformità di trattamento.

I turni possono rifarsi al criterio:

  • giornaliero
  • settimanale
  • mensile
parcheggio-privato-condominio

Posto auto condominiale e regolamento per le delibere dell’assemblea

Al fine di fissare i turni per il godimento del parcheggio, è necessario che votino a favore la maggioranza dei condomini intervenuti, che devono rappresentare, come in ogni delibera, almeno la metà dei millesimi.

La turnazione non è obbligatoria, tuttavia è sufficiente la richiesta di un solo condomino per obbligare l’assemblea ad adottare il criterio rotatorio.

Parcheggio condominiale e regole dell’usucapione

Così come più volte sottolineato dalla giurisprudenza, un posto auto non può essere attribuito in via definitiva a un condomino.

Nonostante ciò, qualora un residente rivendicasse l’usucapione del parcheggio privato di condominio per avervi parcheggiato l’auto per almeno 20 anni consecutivi, devono sussistere determinate condizioni. L’uso, infatti, deve essere stato reso esclusivo, mediante l’apposizione di cancelli, recinzioni o sbarre per impedire l’ingresso degli altri condomini.