Quella di consigliere di condominio è una carica impegnativa che consiste nel controllo del funzionamento dei diversi servizi condominiali per garantire il benessere comune. Una delle sue mansioni principali è verificare che l’amministratore svolga in modo corretto le sue funzioni attraverso un’attività di supervisione ben progettata. Le responsabilità e le mansioni del consigliere condominiale sono regolate dal Codice Civile, che stabilisce anche la necessità di farsi carico del monitoraggio dei lavori durante le azioni di manutenzione straordinaria. Scopri i requisiti per essere consigliere di condominio e i compiti che questa figura deve svolgere.

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Consiglieri di condominio: sono indispensabili? 

A differenza dell’amministratore di condominio, una figura obbligatoria in condomini con un numero maggiore di otto unità abitative, quella di nominare un consigliere è una scelta soggettiva.

Questo professionista risponde a determinati obblighi ed esercita determinati poteri secondo quanto stabilito dall’art. 1130 bis del Codice Civile. A differenza dell’amministratore di condominio, però, non percepisce alcuna quota per il suo operato.

Requisiti per essere consigliere di condominio: i compiti che deve svolgere

I compiti che un consigliere di condominio deve svolgere sono diversi.

Ad esempio, egli deve prendere visione e valutare in modo scrupoloso i preventivi sottoposti a giudizio ed esporre la soluzione migliore ai condomini, prima di autorizzare i lavori di manutenzione straordinaria. 

Altro compito è quello di valutare l’operato dell’amministratore e assicurarsi che tutti i servizi condominiali funzionino in modo impeccabile.

Tutte le funzioni che rientrano negli obblighi del consigliere sono stabilite all’interno del Regolamento di Condominio, un atto che non solo ne determina precisi compiti e funzioni, ma stabilisce anche la durata dell’incarico. Un consigliere di condominio, in genere, può essere nominato a tempo indeterminato o ricoprire la stessa durata dell’incarico dell’amministratore. 

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Requisiti consigliere di condominio: la nomina

Per poter nominare in forma lecita un consigliere di condominio, è necessario rispettare due requisiti fondamentali:

  • la presenza di almeno 12 unità immobiliari all’interno dell’edificio
  • colui che si propone per ricoprire questo ruolo deve essere un condomino

A differenza di un amministratore, infatti, non è possibile avvalersi di persone esterne allo stabile per la nomina del consigliere.

Funzioni e ruolo del consigliere di condominio

Il consigliere di condominio è una figura fondamentale soprattutto nei complessi di grande dimensioni, in quanto deve garantire la trasparenza e l’efficienza di tutti i servizi condominiali.

In particolare, i consiglieri hanno il ruolo di vigilare sull’operato dell’amministratore e di denunciare eventuali illeciti in caso di disinteresse. Il mancato svolgimento di questa funzione rende il consigliere responsabile dei disagi al pari dell’amministratore di condominio.

Il ruolo di consigliere di condominio deve essere svolto secondo canoni collettivi: egli non può prendere decisioni in autonomia, ma deve garantire i migliori standard per il benessere di tutti i condomini.

La sua nomina può essere effettuata tra tutti coloro che sono presenti nell’edificio siano essi proprietari che affittuari dell’immobile, purché la sua presenza sia garantita nel condominio per l’intera durata dell’incarico. Avvalendosi di consulti programmati con gli altri controlli, il consigliere svolge un’intensa attività di monitoraggio e controllo, al fine di garantire il miglior grado di vivibilità all’interno del condominio.

Una carica importante da non sottovalutare, quindi, che non può essere eseguita con leggerezza ma che richiede passione, impegno e un elevato grado di responsabilizzazione.