A chi spetta il pagamento delle spese condominiali arretrate? Durante le prime fasi della compravendita, l’acquirente è spesso sopraffatto da molteplici dubbi. Alcuni dubbi possono riguardare la gestione delle spese e la loro ripartizione fra il nuovo e il vecchio proprietario. Laddove la distinzione fra gli esborsi di competenza del venditore e quelli imputabili all’acquirente non fosse del tutto chiara, interviene la legge. Grazie alla conoscenza dei nostri esperti amministratori di condominio a Roma, vogliamo chiarire ogni sorta di dubbio in merito. Scopri le specifiche, dettagliate ed esplicative, imposte dalla legge.

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Cosa dice la legge sulle spese condominiali arretrate

In base a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, durante i primi due anni di transazione, entrambe le parti potrebbero essere ugualmente chiamate a rispondere delle spese arretrate del palazzo.

Si tratta di un principio di responsabilità solidale, che impegna entrambe le parti a onorare i costi per gli eventuali lavori straordinari.

In base a tale legge, quindi, il precedente proprietario potrebbe essere contattato dall’amministratore anche nei due anni successivi alla cessione dell’immobile.

Quali sono le spese condominiali a carico dell’inquilino

Le spese condominiali arretrate, in linea di massima, sono di competenza di chi lascia l’abitazione: il nuovo acquirente subentrerà nei pagamenti in seguito all’atto di cessione dell’abitazione e, solamente, per le spese deliberate in seguito alla vendita vera e propria.

L’acquirente avrà, dunque, l’obbligo di pagare personalmente ogni spesa deliberata in seguito alla consegna dell’abitazione.
Da quel momento in poi, infatti, salvo diversi accordi presi fra le parti interessate, ogni spesa graverà esclusivamente sul nuovo proprietario.

Vi sono dei casi, tuttavia, ove vige un accordo pattuito al momento del rogito: il venditore può offrire, ad esempio, uno sconto sul prezzo della casa se il compratore si impegna a pagare le spese arretrate in sua vece.
In questo caso, il nuovo proprietario avrà l’obbligo di pagare, anche se le spese condominiali arretrate spettano al venditore.

Inoltre, può accadere che delle spese condominiali a carico dell’inquilino vengano illecitamente conteggiate, senza che l’acquirente ne sia a conoscenza.

Per tale ragione, quando ci si reca a visitare una casa, si deve sempre discutere con l’amministratore: bisogna chiarire l’esistenza di spese non ancora conteggiate, inerenti a lavori di futura realizzazione.

Altra importante situazione, riguarda le vendite delle case libere da oneri che, in seguito, si rivelano gravate da spese occulte.
In tale caso, il nuovo proprietario può citare il precedente a comparire in tribunale e richiedere un risarcimento: la cessione è avvenuta diversamente da quanto stabilito al momento della firma del passaggio di proprietà.

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In conclusione

E’ chiaro, dunque, quanta attenzione deve essere riposta durante la scelta di una nuova abitazione.

Non bisogna mai gettarsi a capofitto sull’acquisto, senza prima aver passato in rassegna una serie di problematiche che potrebbero, in futuro, gravare economicamente sull’acquirente.

Le spese condominiali a carico dell’inquilino, il più delle volte, vengono fraintese da entrambe le parte e non è raro sentire di compratori e venditori in lotta fra loro proprio per l’estinzione di un debito richiesto dall’amministratore.