Il verbale dell’assemblea di condominio è il documento redatto per annotare ed informare tutti i condomini sulle decisioni, prese durante l’assemblea di condominio. Esso fornisce infatti, nero su bianco, la prova dei fatti che sono stati decisi, verificati ed affermati durante un’assemblea. Viene stilato dal Segretario di assemblea e, successivamente ad essa, viene inviato a tutti i condomini. Per redigere un verbale di assemblea di condominio è necessario essere precisi e prestare attenzione ad alcune semplici regole. In questo articolo, il nostro studio di amministrazione di condominio a Roma vuole guidarvi, nel dettaglio, sulla corretta scrittura di questo importante documento.

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Alcune semplici informazioni per redigere il verbale di assemblea condominiale

Innanzitutto, è bene sottolineare che, in mancanza del verbale di assemblea di condomino, la Corte di Cassazione ha stabilito che ogni delibera accettata è da ritenersi nulla.

All’inizio dell’assemblea vengono nominati, tra i presenti, un Presidente e un Segretario: quest’ultimo sarà la persona incaricata di redigere il verbale.

In questo documento deve essere menzionata, come prima cosa:

  • data
  • ora
  • luogo in cui viene svolta l’assemblea

Successivamente, è necessario annotare il numero e i nomi dei condomini presenti all’assemblea.

Bisogna segnare nome e cognome dei proprietari presenti e, poi, raccogliere tutte le deleghe scritte.
In un’assemblea di condominio, infatti, è difficile che tutti i condomini siano presenti: spesso accade che, chi non può parteciparvi, decida di farsi rappresentare da un vicino.

Quando si ha di fronte una delega è necessario verificare che:

  • sia stata compilata correttamente
  • sia stata debitamente firmata

Inoltre, accanto ai nomi dei presenti (e dei deleganti) deve essere presente il valore millesimale delle rispettive proprietà.

A questo punto, l’assemblea è ufficialmente aperta: si può discutere l’ordine del giorno e procedere con le relative votazioni.

Come si vota durante un assemblea condominiale

Ogni punto che viene discusso in assemblea, necessita di una votazione per essere approvato: il Segretario deve segnare i risultati di ogni votazione.

Se si raggiunge l’unanimità non è necessario scrivere tutti i voti: basterà annotare che l’assemblea approva all’unanimità.

Tuttavia, in questo caso, è molto importante notare qualsiasi voto contrario. Si può scrivere, per esempio, che l’unanimità approva, ma è presente il voto contrario del Sig.X.
Questo procedimento serve per sapere se la decisione è stata approvata nel rispetto della maggioranza di legge, dato che a ogni condomino corrisponde una quota di millesimi.

Questo procedimento va ripetuto per ogni punto dell’ordine del giorno, fino ad esaurimento degli argomenti da discutere.

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Se si commette qualche errore

Se nella redazione del verbale di assemblea di condominio si commettono degli “errori“, la stessa assemblea può essere annullata.

I condomini, inoltre, possono impugnare le decisioni prese e fare causa al condominio: l’assemblea ha deliberato in modalità non conformi alla legge.

I motivi che annullano un verbale di assemblea condominiale sono stabiliti dalla Cassazione. Pertanto, è molto importante informarsi bene prima di accettare l’incarico di Segretario.

In conclusione, possiamo affermare che, per poter redigere un verbale di assemblea di condominio, è necessario possedere determinate caratteristiche. Precisione, dimestichezza con i numeri e conoscenza delle norme condominiali sono sicuramente dei requisiti essenziali.