Il lavoro dell’amministratore di condominio è un’attività molto particolare che deve essere ancora disciplinata in maniera chiara e corretta. Infatti, la gestione professionale svolta dall’amministratore di condominio è sottoposta alla legge 4 del 2013, in quanto si tratta di una professione non regolamentata, ma disciplinata a livello generale. Tuttavia, secondo quanto previsto dalle leggi, per poter svolgere quest’attività è necessario possedere alcuni requisiti.

Oltre a stabilire i requisiti necessari a svolgere quest’attività professionale, la legge stabilisce in maniera chiara tutti i doveri dell’amministratore di condominio, i suoi obblighi interni e i compiti che deve seguire.

Scopriamo, dunque, quali sono questi requisiti previsti dalla legge e tutti i doveri dell’amministratore di condominio a Roma e, in generale, nelle altre città.

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I requisiti dell’amministratore di condominio

I requisiti che deve possedere un amministratore di condominio sono quelli classici richiesti per qualunque tipo di attività che si intende svolgere, sia essa un’attività privata o pubblica.

Ad esempio, alcuni requisiti essenziali sono:

  • non essere mai stato condannato per reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione
  • avere un diploma di scuola superiore
  • aver sostenuto dei corsi periodici di aggiornamento
  • non essere protestato

Questi sono solo alcuni dei requisiti richiesti. La legge stabilisce poi, in maniera più precisa e mirata, tutti i doveri che l’amministratore di condominio deve, assolutamente, adempiere.

I doveri dell’amministratore di condominio

L’amministratore di condominio, per svolgere in maniera ottimale la sua funzione, ha una serie di obblighi e di doveri che deve mettere in atto e seguire.

Secondo quello che è l’articolo 1130 del codice civile, tra i doveri dell’amministratore di condominio vi è, ad esempio:

  • eseguire le delibere dell’assemblea condominiale
  • convocare l’assemblea condominiale
  • mettere in campo tutti gli adempimenti fiscali del condominio

Inoltre, tra i suoi doveri, deve aggiornare il registro dell’anagrafe condominiale, il registro dei verbali dell’assemblea, il registro di nomina e revoca dell’amministratore, conservare tutta la documentazione sullo stato tecnico e amministrativo dell’edificio, nonché tutti i documenti che riguardano altre eventuali attività.

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La gestione della contabilità

L’amministratore di condominio, tra i compiti che deve adempiere, ha la gestione della contabilità del condominio e, pertanto, ha l’obbligo di fornire ad esso il completo resoconto dei pagamenti effettuati.

Inoltre, l’amministratore di condominio ogni anno deve presentare e far approvare in assemblea il rendiconto del condominio, il documento che ne attesta e certifica le condizioni finanziarie ed economiche. Sulla base di questo documento verranno poi ripartite le spese tra i condomini.

L’amministratore inadempiente è passibile di denuncia e i condomini possono presentare ricorso davanti all’autorità giudiziaria.

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Le altre attività che un amministratore di condominio può svolgere

Quando subentrano delle liti tra condomini, l’amministratore può cercare di risolvere la problematica attraverso la mediazione.

Tra i doveri dell’amministratore di condominio rientra anche questo. Ciò permette di evitare eventuali liti giudiziarie e, nei casi in cui non sia sufficiente, può comunque essere utile per fare capire quelli che sono i relativi obblighi.

Inoltre, anche l’amministratore può mettere in campo un’azione contro i condomini morosi. Infatti, per recuperare le somme che i condomini non hanno versato, può reagire in maniera forzosa.

In caso di gravi irregolarità, l’amministratore di condominio può essere revocato dell’assemblea condominiale. Entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, egli può mettere in campo qualunque azione prevista dalla normativa vigente per sistemare i conti del condominio.