Chi possiede un appartamento all’interno di un condominio si potrebbe domandare se sia lecito adibirlo a struttura ricettiva e, per la precisione, in Bed&Breakfast. La domanda è più che lecita: sono state diverse le sentenze in merito a questa questione, legata alla prepotente diffusione di tali strutture. Il nostro studio di amministrazione condominiale a Roma è pronto a fornire chiarimenti anche in merito a questo argomento, che spesso crea malcontenti e dissapori nel quieto vivere condominiale. Scopri, dunque, come e quando aprire un Bed & breakfast in condominio.

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Bed&Breakfast e regolamento condominiale

Secondo la legge italiana, il B&B è una struttura ricettiva che garantisce ai suoi ospiti la fruizione del pernottamento e prima colazione. Esistono, però, alcune diversificazioni in base alle regioni nelle quali si trova il locale e alle quali il titolare deve attenersi.

A livello regionale, ad esempio, è stabilita la distanza massima tra la residenza del proprietario e il B&B, oppure, il limite massimo di ospiti che si possono ricevere in base alla struttura.
Inoltre, il posto può essere aperto per un periodo di mesi limitato durante l’arco dell’anno, quindi, non continuativamente.

Per tanti motivi è quindi necessario consultare prima il regolamento condominiale, perché un soggetto non può disporre illimitatamente del proprio bene quando questo si trova all’interno di un condominio. Infatti, potrebbe essere specificato che non si possano realizzare B&B all’interno del condominio.

Il regolamento del condominio è da considerarsi immodificabile anche se, tecnicamente, potrebbe essere modificato. Purtroppo, di solito i condomini negano questa possibilità: temono di essere disturbati, che accedano allo stabile soggetti pericolosi o troppe persone e, spesso, hanno paura di un possibile aumento dei costi energetici delle utenze in comune.

Il B&B è ritenuto una struttura ricettiva a sé

Occorre precisare che il B&B è considerato una struttura diversa rispetto alle altre considerate “ricettive”. E’ infatti ritenuto come una sorta di servizio extra alberghiero delineato dall’occasionalità, poiché non presta servizio continuativo ma solo in predeterminati periodi dell’anno.

Questa caratteristica unita all’obbligo di poter ricevere un numero limitato di persone e dalla distanza della residenza del titolare dalla struttura rende di fatto la gestione di un B&B non a livello imprenditoriale.

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Come deve procedere chi vuole aprire un B&B

Colui che desidera aprire un suo Bed & Breakfast in un condominio dovrà comunque seguire un iter ben preciso.

Per prima cosa deve comunicare la sua volontà in sede di assemblea condominiale. Questo passo da seguire è fondamentale per agire in modo corretto e trasparente, evitando successivi reclami. Infatti, anche se non sono previsti divieti nel regolamento condominiale, gli altri condomini possono richiedere in giudizio la chiusura dell’attività. Sarà sufficiente verificare che da essa ne derivi un danno al condominio. A stabilirlo è la sentenza n. 109 del 2016 della Corte di Cassazione.

Il proprietario deve poi affidarsi a un commercialista per dare vita a un’attività nel totale rispetto della legge e del fisco.

E’ possibile aprire un Bed & Breakfast in un condominio?

Aprire un B&B in condominio è di fatto possibile: basta aver cura di rispettare le norme che regolano questa struttura extra alberghiera ed avere le giuste accortezze verso il condominio.

L’unico caso in cui non è possibile realizzarlo è quello in cui il regolamento lo indichi, esplicitamente, menzionandolo tra le destinazioni d’uso “non ammesse”. Tuttavia, questo non esclude che il regolamento possa essere modificato grazie all’assenso dei condomini in assemblea.