Quando ci si trova in casa, non è inusuale decidere di preparare un pranzo abbondante e ricco di ingredienti, oppure, di utilizzare delle spezie particolarmente forti e dall’odore pungente. Ma come fare se l’odore del cibo riesce a penetrare anche le finestre chiuse di una abitazione? Come sempre, la risposta è nella legge. In base alla normativa vigente, se gli odori risultano essere persistenti e inopportuni, il condomino può decidere di querelare il proprio vicino. Affidati alla nostra esperienza, siamo un team ben preparato e vantiamo dei migliori amministratori di condominio a Roma. Una corretta informazione è sempre alla base di una buona convivenza: sapremo come guidarti ed informarti al meglio così da evitare il verificarsi di spiacevoli eventi legati alle molestie olfattive in condominio.

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Provocare molestie olfattive a causa della frittura

Gli odori molesti figurano fra le cause maggiori di discordia fra condomini.

Per evitare di creare delle molestie olfattive in condominio è fondamentale, dunque, non superare mai il livello di tollerabilità imposto dalla legge. Se un odore riesce ad entrare attraverso le imposte serrate, la legge esprime chiaramente la presenza di un reato.

Per una semplice cotoletta fritta, quindi, si può rischiare di macchiare, irrimediabilmente, la propria fedina penale.

Qualora si venga citati dal vicino per tale motivazione, il giudice ha l’obbligo di stabilire la gravità della situazione.
Essendo una faccenda che non presenta particolari fattori di rischio, per nessuna delle due parti, il più delle volte viene archiviata.

Tuttavia, nel caso in cui non venga archiviata, il giudice fa delle indagini più approfondite, chiamando gli altri condomini a rispondere riguardo la vicenda.

La testimonianza di un vicino potrebbe essere cruciale per decidere se il caso potrà essere definitivamente concluso, oppure, se l’imputato rischierà un mese di reclusione ed il pagamento di una multa per le molestie olfattive in condominio.

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Come evitare di produrre molestie olfattive nel palazzo

Produrre degli odori molesti, quindi, è divenuto un reato perseguibile penalmente.

Vi sono già differenti casi di famiglie condannate a causa di una cucina ritenuta troppo maleodorante o invadente. Per evitare di incorrere in una situazione del genere, si possono seguire delle semplici accortezze, che miglioreranno certamente la vita di tutti i proprietari.

Prima di tutto, bisogna evitare di cucinare durante le ore notturne. Spesso, se si rincasa tardi da lavoro, si ha l’abitudine di cucinare qualcosa prima di andare a dormire, senza badare all’ora. Tuttavia, potrebbe essere spiacevole per i propri vicini di casa svegliarsi durante le ore notturne avvertendo un forte odore di fritto o di cibo. L’ideale, quindi, è quello di preparare dei pasti veloci e che non provochino degli odori molesti.

Altra accortezza, è sicuramente quella di limitare l’uso degli elettrodomestici: fra le cause di liti condominiali, infatti, figurano anche i rumori persistenti provenienti da macchinari continuamente in funzione o azionati durante la notte.
La legge si esprime chiaramente: per evitare di essere querelati, non si deve fare altro che prodigarsi per rispettare le normali leggi di convivenza civile.

Qualora il condomino citato in giudizio dovesse presentare una condotta recidiva, incorrerebbe nella richiesta di risarcimento dei danni da parte del vicino vittima di molestie olfattive.