Amministrare un condominio richiede un notevole impegno. L’amministratore di condominio può essere o un soggetto fisico o una società che è stata incaricata di gestire dei beni comuni e regolare i rapporti tra i vari condomini. Si tratta di una figura indispensabile per gestire i difficili rapporti tra i condomini, che non di rado sfogano in liti talmente violente da finire anche nelle aule di tribunale, e per gestire le numerose azioni utili per un’efficace organizzazione e mantenimento di tutte le aree comuni.

Amministrare un condominio, dunque, non è un compito semplice. Per questo Condominio Chiaro dispone dei migliori amministratori di condominio a Roma, professionisti estremamente affidabili e competenti. Contattaci per un azione mirata e tempestiva capace di rispristinare il quieto vivere e organizzare al meglio tutte le attività necessarie per il buono e corretto funzionamento del tuo condominio.

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Chi può essere nominato amministratore

Innanzitutto, occorre specificare che l’amministratore di condominio è una figura indispensabile solo nel caso in cui nel palazzo vi siano più di 8 condomini. Se così non fosse si può decidere di nominarlo o meno, in maniera facoltativa. Se vuoi saperne di più a tal proposito puoi cliccare qui per leggere il nostro articolo dedicato.

Ad amministrare il condominio può essere sia una persona fisica che una società, quello che è importante è che abbia il potere di amministrare beni e servizi comuni a tutti i condomini. L’amministratore è anche il rappresentante legale del condominio. 

Nel caso in cui si voglia nominare una persona fisica, essa dovrà rispondere ad alcuni requisiti: 

  • Godere dei diritti civili
  • Non aver subito condanni per delitti contro la Pubblica Amministrazione 
  • Non deve aver subito condanne per reati colposi con pena alla reclusione di minimo 2 anni e massimo 5
  • Non deve aver subito misure preventive, poi divenute definitive
  • Non deve essere stato dichiarato interdetto o inabilitato
  • Non deve essere annotato nell’elenco dei protesti cambiati 
  • Avere il diploma di scuola media superiore di secondo grado 
  • Avere l’attestato di un corso di formazione

Invece, se si vuole avere come amministratore una società, che sia di persone o di capitali, essa deve avere i seguenti requisiti: 

  • nel primo caso, tutti i soci devono essere illimitatamente responsabili 
  • nel secondo caso, le funzioni amministrative devono essere svolte dai dipendenti della società 
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I compiti da svolgere per amministrare un condominio

L’amministratore di condominio deve essere nominato dall’assemblea di condominio, che può essere ordinaria o straordinaria. Le persona o la società scelta per svolgere tale compito dovrà assolvere una serie di compiti.

Innanzitutto, dovrà gestire le parti ad uso comune per permetterne un eguale utilizzo; avrà il compito di scrivere, modificare e far rispettare il regolamento condominiale.

Inoltre, dovrà discutere quelle che sono le quote per eventuali lavori di ordinaria o straordinaria manutenzione, convocare le assemblee periodiche, tenere la contabilità e infine eseguire tutti gli adempimenti fiscali del condominio. 

Compiti che l’amministratore deve svolgere nel pieno delle sue facoltà, tenendo presente che è direttamente responsabile nel caso in cui si verifichi una cattiva gestione. 

Il mandato dell’amministratore ha durata di un anno e, se non viene specificatamente revocato, si considera rinnovato. 

Per la revoca occorre la delibera favorevole della maggioranza dei presenti dell’assemblea, che deve comunque corrispondere ad almeno la metà di tutti i condomini.