Può capitare, e non è infrequente che accada, che in un condominio vi sia qualche problema. Dei lavori programmati che si interrompono, distacchi non giustificati, una cassa che presenta irregolarità, spese impreviste e via dicendo.
In questi casi è l’amministratore del condominio che dovrebbe vigilare e quindi intervenire prontamente. Ma cosa accade se un condomino sospetta che sia proprio l’amministratore il problema? La legge tutela certamente chi vive in un condominio grazie al diritto di accesso ai documenti amministrativi, possono essere effettuati tutti i controlli che si desidera effettuare. In questa guida, vi mostreremo come richiedere e accedere a tali atti, se sono previsti dei costi e quali sono i documenti da chiedere.

Se questi controlli confermeranno i vostri sospetti, vi tornerà molto utile la nostra guida completa riguardante la revoca dell’amministratore in carica.

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Accesso ai documenti amministrativi: cosa dice la legge

La prima cosa da specificare è quali atti possono essere consultati facendo valere il proprio diritto di accesso agli atti. È la legge che lo stabilisce e il codice civile è il punto di riferimento in tal senso.

Infatti, secondo l’articolo 1129 e il 1130, viene esplicato chiaramente come l’amministratore sia intanto tenuto a comunicare quando e dove poter visionare i documenti, indicando dove sono conservati e in quali orari egli si rende disponibile per chi ne fa richiesta.

Quali documenti o atti richiedere al proprio amministratore di condominio

Cosa può e deve essere richiesto al proprio amministratore di condominio? Ne facciamo un elenco:

  • verbali di assemblea: sono il cuore del condominio, qui si annota tutto quello che è stato deliberato
  • registro di contabilità: fondamentale per verificare eventuali ammanchi, spese non autorizzate, e in genere la gestione del fondo cassa
  • anagrafe del fabbricato: può essere utile in caso di lavori perché, tra le altre cose, qui è riportato lo stato di agibilità dell’immobile
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Quando e come è possibile accedere agli atti amministrativi

È importante specificare che l’accesso agli atti amministrativi, per legge, è da considerarsi sempre disponibile e, pertanto, può essere richiesto in diversi momenti.

I condomini, o un condomino in particolare, può farne richiesta sia in situazioni canoniche (quando, ad esempio, si deve approvare il rendiconto), sia in qualunque momento si voglia verificare lo stato delle cose.

Quali sono i limiti dell’accesso agli atti

Accedere agli atti di un condominio significa di fatto esercitare un diritto che non può comportare un danno, né per sé né per il condominio stesso.

Visionare decine di documenti, nella pratica ha sicuramente un costo, calcolabile ad esempio in fotocopie. Questo costo andrebbe imputato a chi ne fa richiesta in quanto, se è solo un singolo a procedere, le spese stesse non possono ricadere sull’assemblea in toto.

Infine, è opportuno specificare che l’accesso agli atti deve essere fatto in modo tale da non intralciare il corretto svolgimento dell’amministrazione.