Se si ha dato una casa in affitto a un inquilino può capitare, purtroppo, che ci si ritrovi alle prese con il mancato pagamento delle spese condominiali. Cosa fare in questi casi?  Spetta al proprietario dell’immobile o all’affittuario sostenere le spese dovute? Queste sono alcune delle domande più frequenti che ci si pone in questa situazione e che non sempre sono facili da risolvere. Scopri chi risponde delle spese condominiali non pagate e come risolvere le possibili controversie.

spese-condominiali-non-pagate

Inquilino e proprietario: chi paga le spese e cosa dice la legge

Quando si dà in affitto un appartamento, nella maggior parte dei casi, il proprietario notifica all’amministratore di condominio la stipula del contratto e lo invita a riscuotere le quote condominiali rivolgendosi direttamente al nuovo inquilino che, in seguito al pagamento, avrà anche le relative ricevute.

Tuttavia, anche se questa è una pratica molto diffusa, non è in realtà la procedura esatta da seguire.

Infatti,  per la legge, il vero condomino, e quindi colui a cui spetterebbe il pagamento delle spese condominiali, è sempre il padrone di casa. In realtà, infatti, il proprietario di casa dovrebbe pagare le quote condominiali e poi richiedere il rimborso all’inquilino per le spese sostenute ma, per rendere la cosa più semplice, quasi sempre non si segue questo iter. 

Se l’inquilino non paga le spese condominiali, dunque, la morosità non viene notificata all’affittuario, ma al proprietario dell’appartamento dato in locazione e, in caso di insolvenza, è sempre al proprietario dell’appartamento a cui viene notificato il decreto ingiuntivo.
In pratica, l’inquilino non subisce nessuna conseguenza dal mancato pagamento delle spese condominiali.

Leggi il nostro articolo dedicato alla “prescrizione delle quote condominiali” per scoprirne i termini e le modalità.

Le spese che deve sostenere l’inquilino

Secondo la legge sull’equo canone, l’inquilino è tenuto a pagare solo:

  • le spese per la pulizia
  • gli interventi utili a garantire il corretto funzionamento dell’ascensore
  • le operazioni di manutenzione ordinaria
  • la fornitura dell’acqua, dell’energia elettrica e del riscaldamento
  • eventuali spese per lo spurgo dei pozzi neri e altri servizi comuni

Secondo la normativa, quindi, altre spese condominiali come quelle per la portineria sono a carico del conduttore nella misura del 90%. Ovviamente, è possibile inserire delle clausole diverse nel contratto di locazione: esse, però, hanno solo il valore di scrittura privata tra le parti e, pertanto, non sono ritenute valide nei confronti del condominio.

spese-condominiali-non-pagate-dall-inquilino

Cosa fare se l’inquilino non paga le spese condominiali

In presenza di un inquilino moroso, l’amministratore di condominio potrà richiederne il pagamento al proprietario dell’immobile dato in locazione e, se nemmeno lui provvede al rimborso di quanto dovuto, può avvalersi del decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo nei confronti del proprietario. 

In realtà, non si tratta di una possibile scelta, ma di un iter da seguire secondo quanto previsto dalla legge: infatti, l’amministratore di condominio ha l’obbligo di procedere nei confronti dei condomini che non pagano le spese condominiali e può farlo entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio di riferimento.

Quando si verifica questa situazione, e l’inquilino non provvede al pagamento delle spese condominiali, molto spesso il proprietario dell’immobile avrà a che fare con un affittuario che non paga nemmeno le mensilità relative al canone di locazione.

In questo caso, quindi, il proprietario può procedere con la procedura di sfratto per morosità per evitare di ritrovarsi alle prese con ulteriori debiti.

Affidati ad un nostro esperto amministratore di condominio a Roma per beneficiare di una gestione sempre impeccabile, chiara e trasparente: la nostra esperienza ci ha reso punto di riferimento per moltissimi condomini della Capitale.