La vita in condominio è regolata da specifiche norme che devono essere rispettate per il quieto vivere. In genere, un condominio vanta la presenza di un amministratore, che interviene in caso di controversie, dispone gli accordi per le eventuali manutenzioni e gestisce le varie spese. Questa figura che è obbligatoria, può invece non essere presente in un condominio con meno di 8 condomini. In questo caso, quindi, sono gli stessi a dover gestire in modo ottimale il tutto, accordandosi tramite assemblea. Tuttavia, non è raro trovare condomini con meno di 8 condomini che preferiscono l’intervento di un affabile ed esperto amministratore di condominio a Roma: la gestione di un condominio, seppur piccolo, non è così semplice. Nell’articolo che segue vi mostreremo, nel dettaglio, tutta la gestione di un condominio senza amministratore.

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Quando l’amministratore non c’è come si ripartiscono e gestiscono le spese?

Sebbene non sia necessario disporre di un amministratore, vivere in un condominio significa gestire un budget ordinario per le spese e prevenire all’occorrenza quelle straordinarie, a prescindere dal numero di condomini presenti. Impresa di pulizia, utenze, manutenzione dell’ascensore e altre eventuali esigenze devono essere gestite tramite la presenza di fondi specifici

La formazione di un condominio presuppone:

  • la registrazione di un codice fiscale presso l’Agenzia delle Entrate
  • l’apertura di un conto corrente

Leggete il nostro articolo dedicato “Richiesta codice fiscale condominio: cosa è e come richiederlo” per saperne di più. E’ qui, infatti, che andranno a conferire i soldi per le relative spese. Vivere in un condominio di pochi condomini, implica l’impegno comune nelle decisioni sulle gestione delle spese, che andranno discusse durante assemblee programmate.

In presenza di pochi condomini, potrebbe essere utile nominare un referente, che si faccia portavoce della gestione in modalità del tutto volontaria e gratuita.

Tutte le spese di manutenzione e delle utenze sono ripartite tra i condomini, in genere, sulla base dei millesimi. La presenza di tabelle millesimali, infatti, è essenziale per poter stabilire la quota dovuta da ciascun condomino.

In alternativa, la presenza di un numero inferiore a otto unità abitative permette la ripartizione delle spese, seguendo altri criteri concordati. In questo caso, infatti, tutti i condomini possono decidere di dividere equamente le spese senza alcun tipo di distinzione. 

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Vivere in un condominio con meno di 8 condomini: il rispetto del regolamento condominiale 

Sebbene un condominio fino a 8 condomini può essere gestito autonomamente come sopra menzionato, è comunque necessario gestire al meglio sia gli inconvenienti che le spese ordinarie, al fine di mantenere un piacevole rapporto tra vicini.

E’ opportuno, infatti, per il quieto vivere di tutti e il miglior funzionamento del condominio, che tutti conoscano gli obblighi anche in base alla presenza del regolamento o, in alternativa, di un accordo scritto tra tutte le parti. Questo, infatti, è fondamentale per riuscire a garantire ottimi standard di vivibilità e mantenere l’armonia. 

Quando un condominio è costituito da meno di 8 unità abitative, quindi, è possibile gestire in modo autonomo le spese, sebbene queste debbano seguire un criterio costante, stabilito in precedenza e soprattutto accettato da tutti, sia che si tratti di rispettare le tabelle millesimali o dividere equamente tutte le spese.

Rispettando gli accordi presi in precedenza, meglio se formalizzati in forma scritta tramite il Regolamento Condominiale, nessuno potrà esimersi dalle eventuali spese, nonché dalla responsabilità di gestione e si garantirà, in questo modo, un ambiente civile in cui vivere in modo armonioso.